Danno d’immagine per ASL da prescrizione inappropriata
Il Fatto
In relazione al comportamento tenuto da alcuni medici in servizio presso una Azienda sanitaria, che avevano effettuato la prescrizione di un particolare medicinale senza conoscere i pazienti destinatari del prodotto e senza preventivamente sottoporli ad accertamenti sanitari specifici, la Corte dei Conti, in primo grado, ha pronunciato sentenza di condanna al risarcimento del danno all’immagine subito dall’Ente.
Uno dei sanitari ha impugnato la pronuncia in appello anche in considerazione della circostanza per cui il reato connesso si era nel frattempo prescritto.
Il diritto
L’immagine e il prestigio dell’Amministrazione sono beni coessenziali all’esercizio delle pubbliche funzioni, così che a fronte dell’intervenuta lesione dell’immagine pubblica s’incrinano, negli amministrati, quei naturali sentimenti di affidamento e di “appartenenza” alle istituzioni.
È ininfluente la circostanza che il procedimento penale pendente nei confronti dei convenuti sottoposti a giudizio per responsabilità amministrativa si sia concluso con provvedimento di archiviazione per intervenuta estinzione dei reati per prescrizione in quanto tale statuizione, se per un verso preclude la perseguibilità in sede penale dei fatti contestati, non ne esclude tuttavia – ma anzi, indirettamente, la conferma – l’effettiva sussistenza di quei fatti, sui quali giudica la Corte dei Conti e la loro attribuzione ai dipendenti già imputati in sede penale.
Esito del giudizio
La Corte dei Conti, pur contenendo l’importo, ha confermato la pronuncia di condanna.